Sedetevi comodi, ma prima trovate la sedia di design giusta, per essere comodi, ovviamente.
Il mercato offre sicuramente una gamma talmente ampia di sedute da essere imbarazzati di fronte alla scelta. Il design dal canto suo e negli anni ha dettato le sue leggi e modelli che ora restano icone assolute di stile.
Le ritroviamo nelle case in versioni più o meno originali e sappiamo bene che valore possano avere. Proprio per questo riconosciamo che non sempre avere un pezzo di design nella propria casa è accessibile e una falsa copia non renderebbe giustizia allo splendore dell’arte del design.
Ma il mercato ci offre delle valide alternative, che spesso ricalcano le linee base dettate dai grandi maestri per essere trasformate in sogni possibili alla portata di tutti, garantiti da qualità di materiali e da forme che restano altrettanto accattivanti.
Questo non va a svalutare il valore del design stesso e dei pezzi che hanno fatto la storia, ma raccontano come le nuove leve siano in continua evoluzione e offrano creazioni di altissimo livello che possono a modo loro rendere originale ed unica la nostra casa.
Ecco una selezione di alcuni must tra le sedie di design del passato e del presente con proposte d’arredo equivalenti che ne mantengono lo stile ma in versione più low cost.
Sedie di design in legno
Partiamo davvero dalle origini, un nome un perché, Jean Prouvé. Con lui ecco la celeberrima sedia Standard SP, prodotta da Vitra.
Questa sedia di design cela un progetto tecnico in veste minimal con seduta e schienale prevalentemente conosciuto nella versione in legno. É famosa proprio per la struttura delle gambe posteriori studiate per lo studio delle sollecitazioni del peso di un corpo proprio nella posizione seduta.
La versione low cost scelta per gli amanti di questo modello, dall’ aria un po’ scolastica, è Joe disegnata e prodotta da Midj, anch’ essa con seduta e schienale in finitura legno oppure con la variante imbottita e rivestita in tessuto, ecopelle o pelle e le gambe in metallo in molte colorazioni. Nulla da invidiare alla sua antenata.
L’icona: Eames chair
Charles Eames e Ray Eames Kaiser rappresentano la coppia più acclamata del mondo della progettazione. Hanno segnato un’epoca con i loro prodotti di design che oggi possono essere ammirati nei più importanti musei del mondo. Tra i loro arredi giocosi la colorata Eames Chair è forse uno dei pezzi più diffusi in assoluto, imitata in tutte le salse.
Un buon prodotto che ne ricalca i lineamenti è il modello Academy firmato Connubia, della grande famiglia Calligaris, La sedia di design qui gioca anche lui unendo la seduta in plastica colorata ad abbinamenti a scelta con gambe in legno o in metallo dritto o sagomato. Per un vero effetto retrò la similpelle vintage o il cuoio rigenerato definiscono il tocco finale.
Scandinavian style
Una forma avvolgente ma essenziale quella della sedia Altay di Coedition. La scocca in faggio massello la accomuna a molte sedute in stile nordico, naturale, puro. Ha tocchi classici, chic ma non eccessivi tanto da poter essere usata in ambienti di tutti i tipi.
Una versione equivalente, che conserva il suo carattere, è Valerie, anch’ essa con legno curvato ed abbraccia con lo stesso calore. Porta la firma di Cristiana Giopato e Christopher Coombes.
Industrial – country
Patricia Urquiola con Kartell ha ridato vita alla storica sedia inglese Windsor con Comb Back che si veste di plastica come l’azienda prevede per i propri prodotti. La designer spagnola allarga anche l’appoggio per una sedia che diventa quasi poltrona e la colora, dal bianco al rosso passando per l’ ottanio.
Ma per chi ama un genere country che si abbina anche alle nuove tendenze dell’ industrial risponde anche il designer Poul M. Volther. Lui ha disegnato l’opzione che selezioniamo come low cost che si trova nel marchio Hay e che riporta alla luce tutta una serie di icone danesi. La filosofia è quella di mantenere inalterati i dettagli strutturali, come l’uso del legno, proprio da tradizione.
Metal
Industriale eppure delicata, la Bertoia Chair della collezione Knoll International è tra le creazioni più note e apprezzate del design anni’50. Come aveva già fatto Mies van der Rohe, il designer Harry Bertoia trova ispirazione dall’acciaio, un materiale di uso comune optando per il profilo tubolare per assemblare una rete metallica.
Francesco Geraci risponde con la sua sedia Net di Metalmobil in acciaio verniciato di colore nero. Leggera ed ariosa dallo stile contemporaneo sembra riproporre lo scheletro delle venature di una foglia.