Se pensavate di poter ammirare i capi Gucci solo nel mondo dell’abbigliamento con i suoi fantastici outfit non è così. Ora è possibile avere Gucci anche per vestire la casa. Da qualche tempo, con una graduale presentazione, Gucci Décor si sta facendo strada anche al di fuori delle passerelle per abbellire gli spazi abitativi con una linea super eclettica di complementi d’arredo.
Inoltre il direttore creativo di Gucci, Alessandro Michele, ha voluto promuovere il programma Do It Yourself che permette la personalizzazione di abbigliamento ed accessori. Nella sezione maison invece, la casa di moda fiorentina ha proposto una app che sfrutta la realtà aumentata e permette la visione dello spazio arredato con i prodotti da selezionare e posizionare nel carrello d’acquisto.
Motivo? Liberare la creatività del consumatore rendendolo completamente protagonista della creazione del look, prima per se stesso e poi dello spazio in cui vive.
La realtà aumentata con Gucci Décor
Dimenticate planimetrie e render da attendere per ore, se non giorni, Gucci ha pensato di inserire nella sua App la possibilità di arredare in tempo reale la stanza che state vedendo. Come? È necessario accedere all’ applicazione Gucci, entrare nella sezione Gucci Dècor ed il gioco è fatto.
Nella schermata è possibile inquadrare e vedere la stanza da arredare e con semplici movimenti di dita selezionare e posizionare cuscini, carte da parati, vasi, sedie, teiere e tutto ciò che si desidera acquistare.
Insomma, l’App di Gucci Dècor è un camerino di prova che anticipa l’acquisto che ci permette di immedesimarci nel nostro nuovo abito come davanti ad uno specchio. Lo shopping anche per la casa diventa così più divertente, personalizzato, autonomo e sicuro, evitando resi o ripensamenti.
Ma non solo Gucci Décor
La realtà aumentata è oggi un nuovo strumento largamente diffuso nel mondo dell’arte per dare vita alle opere o ripristinare ambientazioni non più esistenti. Ne è stato un esempio Quarto Stato, la mostra al Museo del Novecento a Milano di Giuseppe Pellizza da Volpedo di qualche tempo fa.
Più recente è la funzione Pocket Gallery di Google Arts & Culture per gli spazi espositivi virtuali. E non è da meno anche l’ambiente musicale con la mostra itinerante David Bowie Is che si trasforma a sua volta in App con la voce di Gary Oldman in collaborazione con Sony Music.
Questione di stile
I motivi che Gucci Décor propone nei complementi d’arredo sono gli stessi cari ad Alessandro Michele sulle passerelle. Sono quindi fedeli alla linea di moda del momento.
Nessun limite all’ immaginazione, libero sfogo alle sfumature di colore e motivi. Immediato è il collegamento al mood Gucci Garden e ai suoi fiori e i suoi animaletti in un movimento di separè.
Le stampe di giardini Herbarium ed il foliage si abbinano alle finiture in capitonnè quasi da vetrina, con sedie in stile Porter’s Chair del XVI secolo. Un mondo più aggressivo è quello composto invece da tigri e Kingsnakes ammorbidito da caldi velluti e misti-lana. Il tutto è accompagnato dai lumi di candela dalle fragranze morbide o agrumate.
La collaborazione con Richard Ginori
Dalla Toscana con furore Gucci e Richard Ginori non avrebbero potuto non collaborare. Gucci Décor ha affidato la realizzazione della collezione con pezzi in ceramica alla storica azienda fiorentina grazie alla sua famosa abilità manuale, soprattutto del dettaglio. Ecco che Gucci riporta così sulla porcellana la grafica animalier come sulle stampe dei tessuti, grazie all’ elaborazione manuale e minuziosa degli artigiani.