La bioarchitettura, secondo la definizione di Ugo Sasso padre della Bioarchitettura italiana, è l’insieme delle discipline che presuppongono un atteggiamento ecologicamente corretto nei confronti dell’ecosistema, infatti tende a integrare le attività dell’uomo alle preesistenze ambientali ed ai fenomeni naturali, al fine di realizzare un miglioramento della qualità della vita attuale e futura.
La Bioarchitettura prevede una cooperazione tra varie discipline, ponendosi come obiettivo quello di dare una risposta sull’origine di alcuni mali che insidiano l’uomo e l’ambiente. Lo scopo della nuova generazione di Architetti sarà instaurare un rapporto equilibrato tra l’ambiente ed il costruito, soddisfacendo i bisogni delle attuali generazioni senza compromettere, con il consumo indiscriminato delle risorse, quello delle generazioni future.
La bioarchitettura non è una semplice sommatoria di specifiche discipline e tecnologie verdi, ma rappresenta piuttosto una visione olistica dell’architettura che obbliga al confronto con le specifiche realtà locali, al fine di guardare con rinnovata sensibilità la continuità con la storia, le tradizioni, il paesaggio e privilegiare l’eco-sostenibilità e la bio-compatibilità.
Sono stati individuati 6 principi della Bioarchitettura
Entro la fine di questo secolo le temperature globali aumenteranno tra i 2,4 e i 4,8 °C. Nel 2010 gli edifici mondiali producevano il 32% di consumo energetico globale e il 19% di Gas effetto serra. Secondo le stime, entro il 2050 questi valori potrebbero raddoppiare o addirittura triplicare. Anche il surriscaldamento globale rappresenta una grave minaccia alla stabilità degli edifici esistenti a causa delle precipitazioni in forte aumento.
Qui sotto vi riporto un’interessante infografica fatta molto bene che ho preso dal sito Baltera, produttore di porte e finestre d’arredamento romano che evidentemente crede in un futuro sostenibile.
Consigli per progettare “bioarchitettonicamente”
- Innanzitutto è necessario tener conto dell’esposizione della casa per assicurare un irraggiamento sufficiente durante il giorno, ma anche considerare l’ombra che questo proietterà sugli edifici circostanti.
- Abbattere le dispersioni termiche e di provvedere anche in parte al proprio riscaldamento. Per questo è possibile ricorrere a soluzioni di bioedilizia specifiche come serre bioclimatiche, ma anche tetti ventilati in legno per una buona aerazione degli ambienti e a sistemi di riscaldamento passivo.
- Utilizzo di materiali naturali come appunto il legno, in armonia con l’ambiente circostante.