Amsterdam è una città affascinante quanto eccentrica nella sua miscela di stili architettonici e non. Il clima, il cibo, il quartiere a luci rosse, i musei, le barche, le biciclette, l’acqua e i coffee shop.
Sono conosciuti in tutto il mondo i suoi canali risalenti al XVII secolo (patrimonio UNESCO), le opere del movimento architettonico denominato “la Scuola di Amsterdam”, gli edifici innovativi del quartiere degli affari di Zuidas e della zona dell’Oostelijk Havengebied.
Per le strade un affollamento di bici che sfrecciano, altrettante restano parcheggiate e abbandonate in ogni angolo, con o senza catena, nuove e vecchie, dotate di cestini fai da te (il più delle volte con una cassetta della frutta); agglomerati di ruote, sellini e manubri che spesso si accatastano scivolando tutti da un lato, mentre la gente passeggia e si gode la città.
Un costante e penetrante odore di cibi diversi, ad ogni ora del giorno e della notte: pancake, hamburger, pane, cucina cinese, thai, patatine fritte, dolci dalle provenienze più disparate.
CONSIGLI STREET FOOD AMSTERDAM
Prima di parlare di architettura e design… una parentesi culinaria! Provate assolutamente i pancake da Pancakes! Amsterdam sono favolosi, per me i migliori della città!
Non perdete l’occasione di assaggiare la cucina di Wok to Walk, ce ne sono in ogni angolo. Imperdibili le patatine locali, ci sono tantissimi chioschi che le vendono.
I mattoncini della Scuola di Amsterdam
Girando per la città scorgerete molte costruzioni fatte di mattoncini, è il tipico stile architettonico della Scuola di Amsterdam. Corrente architettonica in voga dal 1910 al 1930, deriva dall’architettura espressionista internazionale (vedi Antoni Gaudi con Casa Mila a Barcelona).
Gli edifici sono caratterizzati dal mattoncino, forme smussate, utilizzo di materiali come pietra e ferro per le decorazioni, belle vetrate dipinte, finestre a “pioli”. Lo scopo? La ricerca di un’esperienza architettonica che coinvolgesse interno ed esterno degli edifici.
Constatato il fatto che Amsterdam è famosa per gli edifici in mattoni, è chiaro che non sia stato sempre così. Nel Medioevo infatti le case erano in legno, ma dopo una serie di incendi fu proibito di erigere edifici di questo tipo. Le uniche due case in legno “sopravvissute” si trovano nel cortile Begijhof n.34 (la più antica di Amsterdam e risale al 1425) e nella via Zeedijk n.1.
Case multifunzione
La maggior parte delle case che vedete sui canali risalgono al diciassettesimo secolo, l’Età d’oro. Assolvevano alla funzione di casa e studio, riconoscibili per la caratteristica doppia entrata e il frontone a campana. L’ingresso sulle scale veniva usato dai proprietari, mentre quella sotto le scale era per la servitù. Alzando lo sguardo salta all’occhio un gancio fissato in cima alla facciata. Cosa ci facevano? Beh era l’unico modo per far entrare i mobili dentro casa!
Venivano issati e fatti entrare dalle finestre. In alcune di queste case, sono stati conservati gli interni originali e nella maggior parte dei casi sono state trasformate in musei: il Museo van Loon, il Museo Geelvinck (che ospita un concerto ogni domenica), e il Willet-Holthuysen Museum.
Case larghe poco più della porta d’ingresso
Lungo i canali di Amsterdam si trovano case insolitamente strette. La più famosa è Singel 7, la facciata più stretta al mondo: larga un solo metro, poco più della porta, ma non spaventatevi il retro è un pochino più ampio per fortuna!
Al n. 26 di Kloveniersburgwal, c’è Kleine Trippenhuis, stretta anch’essa ma con un bel frontone di 2,44 metri. Sorge di fronte alla Trippenhuis, edificata nel 1660 dai ricchissimi fratelli Lodewijk e Hendrick Tripun, un edificio largo ben 22 metri, che vanta il primato in una città come Amsterdam.
Si narra che un giorno il cocchiere del signor Trip si lasciò andare e disse: “Mi accontenterei di avere una casa larga quanto la porta d’ingresso del mio padrone”… il signor Trip, decise di accontentarlo.
Se vi state chiedendo perché mai dovessero costruire case così strette è presto detto… le case di Amsterdam sono così per risparmiare. Infatti, pare che il vecchio metodo di tassazione fosse basato sull’ampiezza della facciata!
Anche le strade non scherzano…
Larga soltanto un metro, la Trompettersteeg è la strada più stretta di Amsterdam! Famosa strada del quartiere Wallen, mostra su entrambi i lati vetrine con le prostitute. Inutile dire che è anche tra le più affollate di Amsterdam!
Da non perdere il mercatino dell’usato di Waterlooplein
Molto interessante e pieno di cianfrusaglie, il Waterlooplein Markt. Troverete davvero di tutto, vestiti, oggettistica, libri, quadri, e qualunque cosa possa ancora avere una qualche utilità.
Quando ci passate non dimenticatevi di fare tappa al Bagels Beans!
Guesthouse galleggianti
Affascinanti e misteriose sono le case, o forse dovremmo dire “barche abitate” sui canali. Alcune di queste case galleggianti sono state trasformate in strutture ricettive.
…e luxury hotel di ecodesign
Sicuramente d’effetto, in particolare in estate, io però data la temperatura ho preferito rifugiarmi in un hotel più “classico”, ma decisamente d’impatto, il Conscious Hotels Amsterdam. Una struttura incredibilmente bella, altissimo design, ottimo rapporto qualità-prezzo e soprattutto 100% sostenibile. Conscious Hotels Amsterdam è una nuova (e al momento credo unica) catena alberghiera olandese di eco design.
Le foto parlano da sole… immaginate un hotel di design affiancato al tema ambientale. Io sono stata ospite del Conscious Hotel Vondelpark, questo hotel si inserisce nella fascia luxury ed è situato nel cuore di Amsterdam. Tutto sia all’interno sia all’esterno è curato nel dettaglio e totalmente votato alla sostenibilità ambientale. Situato accanto al verdeggiante Vondelpark e al centro fitness David Lloyd.
Nota: camminando per Amsterdam vedrete palestre come se piovesse, da quelle hi-tech a quelle solo per donne, fino ai centri dedicati esclusivamente allo yoga.
Il Conscious Hotel Vondelpark ha 81 camere, ognuna diversa, design minimal e moderno.
Totale attenzione al risparmio energetico, un giardino pensile accompagna gli avventori alla torre B, le scrivanie nelle camere sono fatte di vasetti di yogurt riciclati, frigoriferi e bicchierini del caffè. No, non voglio dire che li hanno bloccati insieme con del nastro adesivo e messi li, voglio dire che il materiale è costituito interamente da plastica riciclata.
Ogni stanza acquisisce personalità grazie ad una frase dedicata, stampata con colori sgargianti, sulla porta d’ingresso nera. In ultimo, utilizzano prodotti “green” per la pulizia della struttura e anche per quella dei clienti (EcoLab, Greencare e Ecover).
Il meraviglioso design olandese
Amsterdam è celebre per la sua creatività, gli olandesi noti per essere gentili e aperti, il design olandese è espressione della loro personalità poliedrica, manifestata in creazioni spesso audaci, giocose e sofisticate.
Vi consiglio di visitare lo shop Stories, un posto incantato… Suzanne Meijer viaggia attraverso un paese per catturare la sua storia, la sua autenticità ed il suo fascino. Fotografa non solo i luoghi iconici, ma si ritrova anche nei tesori nascosti e dimenticati. Una volta tornata a casa li traduce in una collezione di moda fatta di narrazione e viaggi magici, quest’anno ha scelto l’Italia.
I negozi di design ad Amsterdam non si contano, è un continuo susseguirsi di vetrine ben curate, e piccoli laboratori che sembrano minuscole bomboniere. Si trovano sia oggetti dei più noti designer olandesi (Gerrit Rietveld, Hester van Eeghen, Maarten Baas, Hella Jongerius, Marcel Wanders…) sia creazioni fusion che mescolano tradizioni antiche orientali e stile nordico.
Cosa c’è di nuovo? Gli olandesi stamperanno un edificio con la stampante 3D!
Ad Amsterdam, vicino alla stazione centrale, è già in costruzione la prima opera al mondo realizzata con questa nuova tecnologia: la stampa 3D. Nuova frontiera dell’architettura sostenibile, grazie ad essa, si potranno realizzare edifici “a chilometro zero”. Una vera e propria rivoluzione per il settore edilizio ed architettonico.
Progettazione e realizzazione sono in mano al DUS, uno studio di architettura olandese, che utilizza da tempo la stampa 3D per la realizzazione dei plastici dei loro progetti e che ha avuto l’idea di sperimentare questa tecnologia per la costruzione di una casa vera e propria.
La “3D Printed Canal House“, avrà 13 stanze e il look tipico delle case della metropoli olandese: stretta e alta, tetto spiovente e tante finestre per avere più luce possibile. In cantiere si può vedere la stampante 3D più grande al mondo, in grado di costruire i pezzi della casa uno a uno, per una dimensione massima di 2 metri di larghezza e 3,5 di altezza.
Se passate da quelle parti non fatevi sfuggire l’occasione di vederla all’opera. Il cantiere, infatti, può essere visitato (a pagamento) e tutti i soldi ricavati dalle visite serviranno per finanziare il progetto.
Fare un giro in questa città del nord europa fa ben sperare per il futuro del mondo…