Oggi inizia la quattordicesima Biennale di Architettura a Venezia, che sarà aperta al pubblico fino al 23 Novembre 2014 . Come sempre verranno allestiti padiglioni espositivi presso i giardini della Biennale e l’Arsenale e nel centro storico di Venezia.
Sono già stata per voi a vedere l’anteprima ai Giardini, nei giorni scorsi di vernissage, perciò ne approfitto per lasciarvi qualche foto iniziale!
Il curatore della mostra è Rem Koolhaas, che ha scelto come tema comune Fundamentalis, che
racchiude tre manifestazioni complementari, quali Absorbing Modernity 1914-2014, Elements of Architecture e Monditalia.
L’intento di scindere un tema comune in tre parti si lega al concetto del tempo: un tema caro a Koolhaas, che ha spesso analizzato come lo studio passato dell’architettura influenzi il presente e costruisca il futuro. Ed è proprio questo che si cerca di ricreare.
Absorbing Modernity 1914-2014 è un invito rivolto ai padiglioni nazionali che mostreranno il processo di annullamento delle caratteristiche nazionali, a favore dell’adozione quasi universale di un singolo linguaggio moderno e di un singolo repertorio di tipologie.
Elements of Architecture, rivolto al Padiglione Centrale, si concentrerà sugli elementi fondamentali dei nostri edifici, utilizzati da ogni architetto, in ogni tempo e in ogni luogo. Archetipi di scale, rampe, pavimenti…i “fondamenti” necessari per conoscere l’architettura e modellarla.
Monditalia rende l’arsenale un tema specifico, concentrandosi sull’Italia – con esposizioni, rappresentazioni teatrali ed eventi che interesseranno l’architettura, la politica, l’economia, la religione, la tecnologia e l’industria.
Per Koolhaas l’Italia è un Paese fondamentale, per la sua coesione di arte, tecnologia e anche precarietà. Una sorta di modello a cui guardare per cogliere la complessità che è l’architettura, nelle sue stratificazioni, passaggi, tradizioni e sopravvivenza quotidiana.
Una Biennale che quindi si focalizza per intero sull’architettura, sul suo passato-presente-futuro, non più sugli architetti singoli e sulle loro opere. Una specie di raccolta, di punto di sosta e riflessione per ciò che si sta “costruendo” e pensando.
Il Padiglione Italia in Arsenale, organizzato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la PaBAAC – Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee – è curato quest’anno da Cino Zucchi e non vedo l’ora di vedere cosa ci riserva.
Molti i weekend specials e gli eventi collaterali, che vi invito a visitare in tempo reale sul sito e di cui vi parlerò appena riuscirò a visitarli!
Inoltre Novacolor, azienda del Gruppo San Marco, di cui vi avevo già parlato in merito alla mostra di fotografie di Salgado, è partner del Padiglione Venezia, curato dall’architetto Daniel Libeskind, attualmente impegnato in Italia nella riqualificazione del quartiere CityLife a Milano.
io (a destra) ed i miei amici super emozionati con il simpaticissimo e gentilissimo Daniel Libeskind |
Precedentemente sponsor del Padiglione Italia nel 2010 e del Padiglione Venezia nel 2013, quest’ultimo in occasione della Biennale dell’Arte, Gruppo San Marco si definisce un’azienda fortemente radicata nel territorio e mecenate di numerosi interventi nell’ambito dei Beni Culturali di Venezia, con una mission ben precisa: la salvaguardia dei beni storici italiani.
Negli ultimi anni il reparto di Ricerca e Sviluppo del Gruppo ha messo a punto una serie di nuovi prodotti, scelti per l’allestimento del Padiglione Venezia, che si sono già posizionati sul mercato globale per il loro taglio innovativo e la ottima performance in termini di applicazioni. Nello specifico MATmotion e Dune.
Per il resto non vi resta che correre alla mostra! Vi consiglio di prendervi almeno due giorni per l’intera visita, altrimenti…una bella corsa sarà l’unica soluzione!
Foto di ©Anna Griso