Sabato 27 luglio partirò per un’avventura dal sapore unico. Sono stata invitata a Trento per l’inaugurazione del MUSE, nuovo Museo delle Scienze firmato da Renzo Piano.
Ci andrò in treno da Torino, raggiungerò Milano e poi giù di corsa come una freccia verso Bologna Centrale dove mi aspetta il punto di ritrovo e via di nuovo…”Treno in partenza per Trento!” ma la cosa stupefacente è che tutto inizierà già da qui, dal viaggio in treno verso provincia trentina, si perchè alle 12.30 ci sarà la conferenza stampa in treno con il direttore del MUSE Michele Lanzinger.
Sbrigati convenevoli e check in press, mi tufferò nel light lunch e subito in marcia verso il MUSE. Alle 17.00 avrò il piacere di ascoltare “in movimento” con l’architetto Renzo Piano che aprirà le celebrazioni. Gli spettacoli continueranno per le 24 ore successive fino alla chiusura dell’evento alle 18.00 della domenica.
L’inaugurazione del MUSE, è un momento atteso da tempo perché rappresenta l’apertura di una nuova stagione per l’intero territorio, non solo per la città di Trento.
“La struttura del nuovo Museo di Scienze è stata realizzata con lo sguardo e la mente rivolte al futuro. Nascerà il Trentino di domani: un territorio in grado di appropriarsi dei principi delle tecnologie green, dell’innovazione e della sostenibilità ambientale.“
Il quartiere, popolato anche da uffici, abitazioni ed esercizi commerciali, è stato progettato dall’architetto Renzo Piano e realizzato come luogo aperto, sintesi d’avanguardia tra la conoscenza scientifica-tecnologica e l’uomo.
Il Trentino ha scelto di puntare con grande determinazione sull’innovazione e l’apertura verso il mondo, investendo sull’alta formazione, la ricerca, la produzione di saperi e di interconnessioni ad altissima velocità. Nel mondo è in atto una trasformazione profonda: la crisi economica, i cambiamenti sociali e culturali in atto sono l’effetto di un processo che sta mettendo in discussione precedenti equilibri e certezze, e che porterà ad un nuovo modello di società e di sistema economico mondiale.
Si incontrano tutti gli ecosistemi: dai ghiacciai perenni alle foreste pluviali.
Il MUSE e il quartiere delle Albere mostrano forme architettoniche nate dall’intuizione di uno dei maestri dell’architettura contemporanea, richiamano i profili delle montagne ma sono costruite con i migliori materiali e le più avanzate tecnologie ecocompatibili, attente al recupero e al risparmio energetico.
“L’elemento umano è una dimensione fondamentale di questa architettura, assieme alla luce, alla gioiosità, all’allegria.
Così l’ingresso del MUSE diventa una sorta di luogo pubblico pensato per la gente, che prosegue all’esterno, nel prato e nel nuovo quartiere, collegato attraverso un sottopasso al cuore della città.”
Tutte le grandi storie iniziano così…
Un giorno nel tempo, sospeso e senza gravità. Il primo giorno in cui lo spirito del museo, minuto dopo minuto, diventa presente e tuffa le sue immaginazioni nel futuro con un salto deciso dal trampolino vibrante del passato. Scienza, natura e società sono la materia, l’oggetto con cui e-leggere la nozione percettiva ed astratta del tempo, l’evento. L’esperienza intuitiva, la ricerca scientifica, i movimenti di pensiero e le trasformazioni sociali diventano strumenti (occhiali di lettura tridimensionale) per indagare l’evoluzione, il divenire, le applicazioni simboliche del sogno e del desiderio. Frammenti saranno il risultato. Un racconto lungo un giorno dove il MUSE è protagonista: complessità in presentazione, attrazione, relazione.
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