Vogliamo accompagnare i nostri ospiti attraverso percorsi che noi compiamo nelle nostre giornate, andare a fare la spesa al mercato dietro casa, fermarsi a pranzo nell’osteria dove ormai ti conoscono e ti viziano con ottimi piatti a prezzi davvero modici, e poi la sera andare a bere qualcosa in quel localino dove fanno musica dal vivo, che si trova in una strada un po’ nascosta dove i turisti solitamente non arrivano.
Riuscire a guadagnarsi da vivere solo attraverso l’arte purtroppo non è semplice ho quindi cominciato a pensare a un progetto che potesse racchiudere in se la creatività: un po’ come una scatola neutra all’interno della quale potessi mettere qualunque cosa e che mi permettesse di giocare, dandomi un guadagno e una visibilità ma lasciandomi anche del tempo libero per poter portare avanti parallelamente il mio percorso artistico. Un’altra cosa che mi ha sempre interessata è “il viaggio” inteso non solo come fisico ma anche come immaginativo e mentale, e così è nata toc toc guesthouse un luogo destinato a viaggiatori che vogliono entrare in un piccolo mondo dove le regole che lo definiscono sono la fantasia, la libertà e il cambiamento.
Il 29 marzo del 2011 ho acquistato un piccolo appartamento nel centro di Firenze affidando il progetto architettonico di ristrutturazione all’architetto Francesco Santoni con il quale collaboro da anni, mentre per la progettazione e la realizzazione dei mobili ce ne siamo occupati con PerAria studio del quale faccio parte insieme ad altri due giovani professionisti Isabella Grott ed Enrico Di Giovannantonio.
Qual è la vostra formazione?
La nostra formazione è di tipo artistico infatti io, Nicole Valenti (27 anni Bolzano), Isabella (26 anni Rovereto) ed Enrico (27 anni Teramo) ci siamo conosciuti proprio all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Oltre ad un’ amicizia quello che ci ha legato sono stati gli intenti e le nostre formazioni che pur essendo tutte di base artistica trovano poi diverse specializzazioni che creano un gruppo eterogeneo, Isabella è specializzata in illustrazione e grafica, Enrico invece si occupa di scultura e scenografia mentre io sono più concentrata sul design mantenendo anche un legame con l’arte contemporanea.
A chi è rivolta la Guesthouse?
Quale credi sia il vostro target di riferimento?
Toc toc guesthouse vuole rivolgersi a un pubblico ampio, penso che quello che si trova all’interno di questo spazio non abbia barriere di tempo, età, cultura, vuole andare al di là delle definizioni e delle categorie ed essere aperto allo scambio. La struttura, a due passi dal Duomo di Firenze, si adatta a tutte le esigenze, si presta a famiglie, gruppi di amici, coppie, businessman, cani, gatti ecc. Si può decidere di affittare una sola stanza con il bagno oppure l’intero appartamento con 6 posti letto 2 bagni e la cucina accessoriata. Direi quindi che il target di riferimento più che una categoria specifica di persone è chiunque sia curioso e abbia voglia di scoprire un modo un po’ diverso di viaggiare. Penso che l’idea nel momento stesso in cui si crea nella mente diventi reale, quando ho deciso di realizzare questo progetto per me esisteva già, ho semplicemente creduto in quello che volevo e cercato le persone giuste con cui collaborare per realizzarlo.
Come hai affrontato l’approccio all’idea da astratta a reale?
Devo dire che incredibilmente nel momento stesso della costruzione pratica, alla quale abbiamo partecipato attivamente con chiodi e martelli, tutto è venuto naturale, tante persone hanno collaborato e partecipato a questo evento creativo dall’atmosfera folle e positiva. Ogni giorno andavo all’appartamento e vedevo che stava venendo alla luce, si trasformava e diventava esattamente quello che avevo immaginato. Io e Isabella dopo aver terminato definitivamente la guesthouse abbiamo detto: “ecco è nata la nostra prima figlia e adesso con nostalgia e soddisfazione dobbiamo lasciarla andare.”
La casa ospiterà oggetti di vari artisti/designer?
Questi possono proporsi direttamente?
Attualmente la casa ospita oggetti di PerAria studio, lampade, comodini, letti, armadi, tappeti ecc. e sono tutti in vendita. L’idea è quella di creare un luogo espositivo di prodotti unici che possono anche essere acquistati dai clienti. Artisti e designer, possono proporre i loro progetti scrivendo una mail a info@toctocguesthouse.com siamo aperti a scambio di idee e collaborazioni per creare un dialogo con creativi diversi.
In cosa consiste il servizio all’ospite?
Cosa proponete di innovativo?
Per quanto riguarda il servizio all’ospite quello che proponiamo è prima di tutto un ambiente originale, studiato nei più piccoli dettagli e realizzato rendendo reale una visione immaginaria, in secondo luogo l’appartamento è dotato di impianto domotico tramite il quale le azioni sono controllate elettronicamente dall’apertura a chiusura di persiane e zanzariere, all’impostazione dell’illuminazione e della temperatura.
L’accesso all’abitazione e semplice e comodo infatti non esistono chiavi ma solo codici. Il cliente quindi sarà libero di arrivare a qualsiasi ora del giorno o della notte e potrà entrare tranquillamente nella guesthouse.
Abbiamo poi realizzato una guida di Firenze che illustra tutti i luoghi (mercati, ristoranti, negozie, gallerie di arte contemporanea) vissuti da chi in questa città ci vive tutto l’anno, quello che vogliamo offrire infatti è la possibilità di godere della città in un modo diverso da quello che viene solitamente proposto al turista, di accompagnare il nostro ospite all’interno della vita quotidiana di questa città come se anche lui ne facesse parte. E infine offriamo la possibilità di acquistare prodotti di design unici!
Inoltre, all’interno della guesthouse ospitiamo anche mostre di arte contemporanea, è un luogo che si presta e ricerca il cambiamento ed è quindi aperto ad eventi di vari generi.
Il vostro progetto vede un’evoluzione in altre TOC TOC guesthouse in diverse città?
Sicuramente nei miei pensieri è balenata l’idea di poter aprire altre toc toc guesthouse anche fuori dal territorio nazionale, ed è certamente un’idea che terrò in considerazione, mi piacerebbe creare tanti microcosmi abitativi tutti diversi tra loro ma collegati da un intento comune: creare degli spazi immaginari “reali”.
Di cosa avete bisogno per poter crescere?
E in quale direzione vorreste farlo?
Per poter crescere come sempre c’è bisogno di tempo, pazienza e fortuna ma oltre a questo credo sia anche importante una fitta rete di collaborazioni con altri giovani professionisti italiani e internazionali per poter creare nuovi progetti ed evolversi verso realtà inesplorate in tutti gli ambiti del lavoro creativo.
Dimenticavo per poter crescere toc toc guesthouse ha bisogno di tanti clienti!!!!! Vi aspettiamo!!!!