Dici tappi di sughero e pensi immancabilmente a fiumi di vino, feste, capodanni, party, aperitivi, locali ed enoteche. Ma che fine fanno i fidi compagni delle bottiglie dopo essere volati via? Il tappo in sughero, non ci stancheremo mai di ripeterlo, è troppo prezioso per essere buttato nella spazzatura. Per questo Amorim Cork Italia, fortemente impegnata nella promozione del recupero di questo materiale prezioso, ha ideato “Etico”, uno speciale box per la raccolta di tappi in sughero che verrà distribuito nelle cantine del Veneto e in quelle aderenti al Consorzio Chianti Classico.
Del riciclo dei turaccioli ci siamo occupati più volte, dimostrando anche che, usando la fantasia, si possono realizzare creazioni fai da te come puntaspilli, segnaposto e sottopentola. Ma il riciclo del sughero permette svariati impieghi anche a livello industriale e in bioedilizia.
Ora, in continuità con il progetto pilota “Tappo a chi?” che fino ad oggi ha consentito la raccolta di più di una tonnellata di tappi nel solo comune di Valdobbiadene, il box nero e oro “Etico” contribuirà a portare avanti l’obiettivo di intercettare e recuperare tutti i tappi di scarto che le cantine gettano e che invece possono essere riciclati facilmente.
Sarà poi la stessa Amorim ad occuparsi del loro ritiro per consegnarli ad aziende del settore della bioedilizia o della produzione di materiale assorbente destinato al recupero di liquidi inquinanti dispersi nell’ambiente. “Il ricavato dalla vendita dei tappi sarà devoluto a dei progetti benefici. In ogni regione nella quale avvieremo il progetto identificheremo delle onlus da coinvolgere, alcune delle quali saranno a loro volta impegnate per l’ambiente” ha affermato Carlos Santos, direttore generale di Amorim Cork Italia.
L’Italia, al terzo posto tra i produttori mondiali con 170 mila quintali di sughero prodotti, realizza circa un miliardo e mezzo di tappi di sughero all’anno. Sarebbe un peccato buttarli, no? Meglio assicurare loro nuova vita!