Illustratrice e graphic designer nata a Helsinki.
Janine Rewell ha studiato presso l’Università di Arte e Design di Helsinki (UIAH, Finlandia) e proseguito la sua formazione alla Rhode Island School of Design (RISD, Stati Uniti).
È giovane eppure ha già vinto un Leone di bronzo a Cannes nel 2009, in occasione del Festival internazionale della pubblicità e di recente candidata come una dei più promettenti artisti visivi del 2010.
Inoltre, ha da poco inaugurato la sua prima personale alla galleria Vallery di Barcellona: “Beyond gravity”. Ispirata da pittori surrealisti, libri per bambini. giocattoli, colori brillanti e geometria della natura, i disegni di Janine sono un mix tra design scandinavo e arte popolare slava. Inutile dire che questo connubio è riuscitissimo, le immagini parlano da sole.
La fantasia di questa artista, percorre spesso il bianco e il nero mostrando la più affascinante espressione di sé. Ha stregato alcuni tra i più famosi marchi mondiali tra i quali Nokia, Marimekko e Qatar, arrivando anche a Wired grazie alla sua casa di bambole del tutto insolita e grottesca.
Realizzata in legno, un grande salotto arredato da piccoli mobili, ma soprattutto in controtendenza con ciò che spinge il mercato oggi, regna la bidimensionalità. Il 2D è un tema ricorrente nei lavori della giovane finlandese.
Ti piace la casa dei fantasmi? Janine considera il gioco come elemento fondamentale per sviluppare nel bambino la capacità di astrazione e di elaborazione di metafore, la sua casa di bambola è anch’essa piena di significati profondi. “La mia casa di bambola potrebbe stimolare l’esplorazione del lato oscuro della vita, e magari affrontarlo, non soffocarlo”, difficilmente la vita è fatta di love story tra Barbie e Ken, non sono molti i bambini che vivono felici e contenti come i protagonisti delle fiabe. Una scelta decisa, che una prende posizione rigorosa e impone agli adulti di essere sinceri, preparando i bambini alla vita vera.
Per lei il bianco e il nero sono la rinuncia all’iperdecorativismo in cui ha vissuto l’infanzia, con i genitori hippy e i loro mobili anticonvenzionali e supercolorati. Inoltre, il segno può diventare “caotico e ripetitivo. Nella storia del design e dell’architettura c’è sempre stata una tendenza alla semplificazione, basta paragonare una sedia del settecento con una odierna. È difficile non riferirsi al passato quando si usa la decorazione. Ciò nonostante, io vi rincorro, creando però lavori moderni che non cadono mai nel retrò.”
La decorazione è parte indissolubile della tradizione finnica, che combina la pulizia con la tendenza all’ornamento e all’uso di colori accesi. Janine è forse più riconducibile alla tradizione slava dell’astrattismo il cui discepolo Kazimir Malevich, è arrivato allo studio dell’icona con una serie di quadri che potrebbero far sorridere. Black Cross, Black Square and Black Circle rappresentano un’eco nel lavoro artistico di Janine.
Per saperne di più sui lavori di questa artista e sulle sue mostre future, visitate il suo sito personale: www.janinerewell.com