Quando si gira da IKEA si compra sempre l’impossibile!
Durante l’ultima incursione è venuta via con me anche una bilancia pesapersone… forse è saltata nel carrello mentre mi sono distratta o forse ero in fase rem da shopping compulsivo, fatto sta che anche se in fondo potevo farne a meno, l’ho comprata.
Dopo un mesetto di utilizzo mi sono resa conto che qualcosa non andava… soprattutto quando ho fatto caso al fatto che la mia variazione di peso di giorno in giorno era quantomeno bizzarra!
Così, decisa a fare chiarezza sul mio reale peso, ho iniziato una vera e propria sperimentazione. Su 3/4 pesate successive a distanza di 5 minuti circa, il mio peso oscillava di 1/2 chili come niente fosse. Non credo sia un difetto solo della mia bilancia…e a questo punto vorrei scrivere una lettera aperta al Signor IKEA:
“Caro Sig. IKEA, spendo molto del mio tempo e del mio denaro nel vostro gigantesco negozio che somiglia più ad un grosso negozio di giocattoli per adulti, e non mi fraintenda non c’è nulla di sessuale nei suoi mobili, piuttosto userei il termine attraente… perchè mentre per la maggior parte degli uomini il suo megastore ricorda un’affollata Alcatraz, la mente femminile viene rapita da forme e colori già dal primo allestimento all’ingresso.
Anche se siete fantastici, creativi, e spesso geniali non è detto che dobbiate per forza fare tutto! Soprattutto non bilance pesapersone approssimative… stilose ma approssimative, perchè le donne italiane potrebbero avere un infarto salendo sulla vostra approssimativa bilancia. Forse non ve ne rendete conto ma qualche chilo di troppo potrebbe distruggere il mondo femminile come un elefante in un negozio di cristalli… e ho usato l’elefante non a caso! Quindi, grazie per l’impegno e la fantasia creativa ma no, no e poi no a rilevatori inopportuni e inesatti di peso altrui!
Cordiali saluti
una vostra cliente…pesantemente affezionata!”