Bisazza è il nome d’eccellenza nella produzione del mosaico di vetro per la decorazione di interni ed esterni. La Fondazione Bisazza nasce parallelamente all’attività produttiva con la volontà di sostenere e promuovere l’arte, il design e l’architettura contemporanea.
All’interno dei vecchi spazi produttivi dell’azienda Bisazza, a Montecchio Maggiore (Vicenza), recuperati e riqualificati in chiave contemporanea dall’architetto Carlo Dal Bianco, trova ora spazio la Fondazione Bisazza. L’edificio riqualificato, con una superficie di circa 7500 mq, ospita al suo interno opere d’arte e installazioni di artisti dalla fama internazionale dove il filo comune è l’utilizzo del mosaico Bisazza. Dall’inaugurazione della Fondazione, avvenuta nel 2012, attorno alla collezione permanente si alternano esposizioni temporanee, negli spazi per mostre itineranti, che toccano tutte le forme dell’arte, anche la fotografia. La fascinosa e brillante collezione permanente è costituita da installazioni, inedite appilcazioni del mosaico realizzate in 20 anni, da designer del panorama internazionale quali: Tord Boontje, Aldo Cibic, Sandro Chia, Jaime Hayon, Alessandro Mendini, Fabio Novembre, Mimmo Paladino, John Pawson, Andrée Putman, Ettore Sottsass, Studio Job, Patricia Urquiola, Marcel Wanders e Richard Meier.
Tra i tanti grandi nomi degli artisti interessati non manca il settore della moda, con Emilio Pucci che rende omaggio al mosaico nell’atmosfera di un elegante banchetto. La Fondazione Bisazza trasporta in una realtà fuori dal tempo, un viaggio in cui spesso proporzioni e dimensioni sono stravolte, a favore dell’estro creativo, ed il visitatore si sente come Alice nel paese delle Meraviglie: piccolo, meravigliato e curioso.
Dal 2015 la collezione permanente è affiancata da una nuova area espositiva intitolata: “Fotografia di Architettura” dove le opere in mostra nascono dagli scatti di: Gabriele Basilico, Roland Fischer, Candida Hofer, Julius Shulman e Hiroshi Sugimoto. Tutti grandi fotografi conosciuti a livello internazionale.
Lo spazio dedicato alla fotografia è enfatizzato dalla scelta espositiva che richiama la situazione di un caveau. L’architettura che contiene la collezione ne è un perfetto involucro dalle linee pulite che lascia il dovuto spazio alle opere, talvolta però ruba la scena catturando la vista del visitatore con vetrate che si aprono su corti all’aria aperta, dove il verde contrasta con l’esterno dai toni grigi.
Già l’ingresso alla Fondazione Bisazza fa capire che non vi trovate in un luogo a caso: arrivando in macchina dalla strada si entra attraverso un varco in una immensa e folta siepe, proseguendo per il parcheggio passando per una promenade degna del palazzo della regina di Cuori (Alice nel paese delle Meraviglie ndr). Siepi curate e scolpite accompagnano al vero ingresso della Fondazione, reso brillante da un grande mosaico che si districa in tutte le superfici, muro,pavimento e soffitto, fino alla hall.
La Fondazione Bisazza è un organizzazione privata non profit aperta al pubblico durante la settimana, ed occasionalmente nel weekend con visite guidate (su prenotazione), nata dall’attenzione e sensibilità verso la cultura del design e dell’architettura che da sempre caratterizza Bisazza, lo spazio di Montecchio Maggiore si propone anche come soggetto culturale in costante interazione e cambiamento con prestigiose istituzioni internazionali al fine di ospitare mostre itineranti e progetti di design e architettura, non legati necessariamente al mosaico.
Attualmente alla Fondazione Bisazza è presente la mostra dedicata al celebre fotografo- artista contemporaneo, Nobuyoshi Araki. ARAKI, curata da Filippo Maggi, fino al 3 dicembre 2017.
Assolutamente da mettere nella lista delle cose da vedere!
Curiosità…
Quando visitate la Fondazione Bisazza non dimenticatevi di dare una sbirciatina ai bagni che trovate lungo il percorso. I bagni, o toilette, diversi l’uno dall’altro, sono unici sia nella pianta che nell’uso decorativo del mosaico!