Gli architetti Ifat Filnkelman e Deborah Warschawski hanno rinnovato uno spazio del Museo di Israele a Gerusalemme, costruendo nel cortile un piccolo parco giochi intorno a un vecchio pino. La struttura, realizzata in stecche di legno, comprende anche una piccola casa costruita intorno al tronco dell’albero.
Situata fuori dall’ingresso dell’ala del museo dedicata all’educazione artistica dei giovani, la casa sull’albero è un punto di ritrovo tanto per visitatori giovani quanto per quelli adulti.
“Come tributo al ricordo infantile collettivo delle case sugli alberi, abbiamo posizionato una piccola struttura con un tetto in cui i bambini possono nascondersi e da cui possono osservare il tronco inclinato ergersi al di sopra dei precisi dintorni del museo”, hanno spiegato i due architetti.
La casa è composta da barre di legno spesse due centimetri fissate a uno scheletro in acciaio, una scelta di materiali decisamente in contrasto con il cemento e la pietra usati per gli edifici circostanti.
L’accesso alla casa rialzata è garantito da una passerella parallela al suolo, che può essere usata anche per sedersi, e che giunti a un certo punto sale fino all’ingresso della casetta. I bambini possono inoltre entrare e uscire attraverso un palo in metallo su cui sono posizionati dei pioli su cui mettere mani e piedi.
Un buco nel pavimento della casa permette di far passare il tronco all’interno, offrendo un’altra superficie da scalare.
Un manto ondulato in una gomma speciale ricopre il terreno intorno all’intera struttura. Si tratta di una gomma di tipo EPDM, la stessa usata dallo studio Simon Conder Associates per rivestire una casa sulla spiaggia sulla costa inglese.
“La superficie in gomma nasconde la configurazione sotterranea della struttura, oltre alle numerose radici dello stesso pino”, hanno detto ancora gli architetti.
Di sera, la casa sull’albero è la sola area del piccolo parco giochi a essere illuminata.