Gabriele Pici, interprete di quell’espressione artistica che è l’artigianato salentino e in particolare la scultura della pietra leccese. Circa 15 anni fa, impara ad impugnare martello e scalpello nel laboratorio artigianale salentino “Petre” di Renzo Buttazzo. Affascinato dalla porosità e dalla duttilità di questa roccia calcarea, rimane ammaliato al punto da non poter fare a meno di svincolare forme uniche e sinuose dal blocco inerte; dando vita ad un gesto eroico volto a far emergere un capolavoro intrappolato in un pezzo di pietra color avorio.
Tipica del Salento, la pietra leccese è una roccia calcarea nota soprattutto per la sua plasmabilità, facilità di lavorazione e resistenza , assume una tonalità di colore ambrato. Apprezzata in campo artistico, ha raggiunto stima internazionale grazie all’artigianato locale che nel corso dei secoli ha prodotto la complessa architettura del Barocco leccese.
Gabriele Pici abbandona il progetto su carta, ma si affida alla sua esperienza e su ciò che da pensiero si tramuterà finalmente in straordinaria scultura. Il design che ne risulta è molto particolare.
Il suo repertorio artistico è rappresentato da originali creazioni per l’arredamento di interni dove trovano espressione lampade, appliques, tavolini e sedute che attraverso giochi di luci soffuse, calde e avvolgenti, arredano ambienti classici e moderni.