La credenza nei poteri sovrannaturali del gatto non è solo giapponese; lungo tutta la storia il gatto è stato venerato, riverito o temuto nella maggior parte delle culture del mondo.
I gatti giunsero in Giappone circa 1000 anni fa attraverso la Cina, portati dagli allevatori dei bachi da seta, i quali credevano che i gatti proteggessero il filugello. Tuttavia, sino alla nascita della leggenda del maneki-neko, i gatti avevano la reputazione di essere malvagi o simili al diavolo.
Le leggende intorno al maneki neko sono innumerevoli, ma il tema dominante rimane lo stesso, un gatto randagio trattato bene, che porta fortuna e buona sorte alla persona che gli fu amica. La validità di simili storie sui poteri sovrannaturali del gatto può essere messa in dubbio, ma rimane il fatto che la gente lo compera.
Interessante è la posizione delle zampe del maneki neko. Infatti sebbene le rappresentazioni con la zampa sinistra sollevata siano più comuni di quelle con la zampa destra alzata, la ragione esatta della differenza non è chiara.
Alcune voci dicono che la zampa sinistra sollevata significano denaro e fortuna, mentre la destra significa buona fortuna e salute. E poi attenzione, più è alta la zampa sollevata, maggiore è la buona sorte!
Il maneki-neko è pure rappresentato in una vasta gamma di colori, ognuno dei quali ha un suo significato. Quello più comune è il bianco, che significa già di per sé buona fortuna. Il nero assicura protezione contro le malattie, il giallo oro porta denaro e fa avverare i desideri, il giallo propizia l’amore, il verde il successo negli esami e l’azzurro la sicurezza personale.
Il maneki neko è realtà o finzione? Qualunque sia la risposta, la credenza nei suoi poteri rimane forte e così attuale che oggi le immagini dei gatti portafortuna appaiono perfino regolarmente negli annunci economici dei maggiori quotidiani giapponesi. Ben poche delle piccole imprese commerciali in Giappone si sentirebbero complete senza la loro immagine del gatto fortunato.